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Varigotti-hotel-giongo-spotornoMare, sabbia e antiche case mediterranee: tre ingredienti che rendono unico il paesaggio di Varigotti, oggi frazione di Finale ligure, ma da secoli paese a sé stante con la sua storia e le sue tradizioni. Il vecchio borgo, la parte antica di Varigotti dalle case color pastello, si trova ai piedi del promontorio a ponente del Castello presenta una bellezza unica nella Riviera, tanto che centinaia di fotografi e pittori si sono fatti affascinare da questa splendida visione.

Anche poeti e scrittori sono rimasti colpiti da questo fascino, Camillo Sbarbaro scriveva su Varigotti:

“Abitazioni saracene che reclamano vicino la sabbia e la palma; ed un anticipo d’Africa si pregusta in questo luccicare di calce e nel vetrino dell’aria.”

Gina Lagorio qui vi trascorreva gran parte della vacanze estive e non mancano riferimenti a Varigotti nei suoi romanzi. Persino la Walt Disney ha trasformato questo paese e il suo Castello nel teatro di un’avventura di Paperino e soci.

Un’oasi naturale in cui la natura è stata molto generosa: fondali di una trasparenza cristallina, ulivi e limoni che si frappongono dolcemente tra le case colorate.

 

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Varigotti gode di una posizione geografica magnifica ed un clima tra i più miti di tutto il Ponente savonese; questo grazie alla presenza nell’immediato entroterra dell’altopiano delle Mànie che protegge l’intera fascia costiera di Varigotti dai venti freddi settentrionali.

beach_Baia-dei-Saraceni--hotel-giongo-spotornoUn borgo legato al mare quanto alla terra, per questo ambiente collinare ligure l’uomo si è ingegnato a sfruttare al massimo la terra tramite la tipica cultura sui terrazzamenti chiamati comunemente “fasce”. Sono sorti così nei secoli passati piccoli nuclei distribuiti tra la costa e le alture che rendono ancora più incantevole il paese, le piccole frazioni sono Pino, Ca’ dei Mori, Kien, Isasco e la Selva.

Meritano una visita il promontorio di Varigotti, sia perché è un delizioso belvedere da cui si ammira la Baia dei Saraceni e la spiaggia di Malpasso a levante, e il borgo vecchio a ponente, sia per la presenta di monumenti quali la Torre di avvistamento risalente al 1569, e i ruderi delle “Casasse” così chiamato ciò che rimane della residenza dei marchesi del Caretto distrutto dal terremoto del 1887.

A monte invece si diparte un facile sentiero che attraverso odorosi pini d’Aleppo e olivi arriva alla chiesetta tardo medievale di San Lorenzo, proseguendo sul sentiero stretti tra le falesie, la macchia mediterranea e il mare si può raggiungere Capo Noli dal quale si gode di un stupendo panorama che nelle giornate limpide abbraccia tutto l’arco costiero ligure sino a scorgere la Corsica.

Sarebbe un delitto dimenticare l’entroterra, che offre qui possibilità di passeggiate ed escursioni uniche e soste culinarie nelle note trattorie, a cominciare dall’altopiano delle Mànie.